Le azioni del progetto
Pagina di approfondimento sulle sei azioni tematiche.
Azione 1
Promuovere l'innovazione sociale attraverso iniziative flessibili e multidimensionali in grado di prevenire il disagio e sostenere l'autonomia e l'inclusione sociale:
Il progetto intende coinvolgere la popolazione residente nell'area ITI, che attualmente si trova in una condizione di fragilità e a rischio di esclusione, in un più ampio processo di riqualificazione del quartiere, dove i cittadini diventano i veri “autori” del cambiamento. Tale processo di rinnovamento potrà essere concretizzato in seguito all’acquisizione di competenze specifiche da conseguirsi attraverso laboratori di apprendimento e condivisione, nonché attraverso percorsi formativi e professionalizzanti, oltre che creare un luogo dedicato a dare risposte a tutte quelle criticità sollevate dai residenti anziani o disabili del quartiere che costituiscono, nel loro insieme, una barriera alla socializzazione.
L’obiettivo è quello di combattere il fenomeno dell'emarginazione dei cittadini in difficoltà, attivando un insieme di attività di prevenzione, di sensibilizzazione, di aggregazione e formazione, che stimolino una socialità pluralistica e la condivisione delle norme sociali e culturali, offrendo, nel contempo, delle prospettive per la creazione di posti di lavoro.
Al fine di rendere più chiaro e preciso questo percorso, si è pensato di suddividerlo in tre sub-azioni specifiche così definite:
- 1.1 - Servizi innovativi per l’inclusione sociale ed il sostegno a nuclei familiari multi-problematici
Le attività previste in questa sub-azione sono rivolte ai cittadini e sono finalizzate alla creazione di una Rete Associativa, formata da residenti chiamati ad esprimersi e a partecipare ad azioni di sviluppo del territorio, secondo una propria visione, e dagli attori che a vario titolo saranno coinvolti nella realizzazione delle azioni dell'ITI. La sub-azione prevede inoltre la realizzazione di Laboratori di educazione alla genitorialità per aiutare i genitori a riconoscere i bisogni dei figli, bambini e adolescenti; saranno inoltre attivati percorsi di tutoraggio e mentoring rivolti agli studenti, tesi ad incidere sulle condizioni di svantaggio e a ridurre il fallimento formativo precoce, promuovendo il benessere scolastico e i processi integrativi tra alunni autoctoni e immigrati. Sarà inoltre formata una nuova figura, la “Madre di Quartiere”, che svolgerà il ruolo di cerniera tra la rete territoriale dei servizi e le comunità, etniche e locale, con importanti ricadute sulla popolazione in termini di prevenzione e riduzione della cronicizzazione del disagio. - 1.2 - Percorsi di inclusione sociale e lavorativa
Le attività previste in questa sub-azione sono invece rivolte ai cittadini nell’intento di individuare nuove figure professionali, a seguito di un percorso formativo, tracciate sulla base di un’analisi delle esigenze concrete del loro quartiere. Tali figure sono rappresentate dalla Baby Sitter di prossimità, per favorire l’occupazione femminile, ed il Portiere di Comunità, che avrà il compito di identificare le problematiche sociosanitarie del quartiere. Verranno inoltre messi a disposizione dei Voucher Socio-educativi, cioè erogazioni in denaro pari a € 500,00 per 18 mesi, che saranno riconosciuti a 20 famiglie con minori a carico che aderiranno ad un progetto personalizzato di interventi di tipo educativo, sociale e lavorativo. - 1.3 - Punto di Salute della Comunità per il benessere dei soggetti fragili
Presso un immobile di proprietà comunale ristrutturato e riadattato allo scopo, verrà promosso il diritto alla salute ed il benessere dei cittadini del quartiere, in un’ottica di prevenzione, sperimentando forme innovative di servizi, come la medicina d’iniziativa. All’interno opereranno, in seguito al superamento di un corso di formazione, gli Infermieri di Comunità insieme ai portieri di comunità e agli operatori sociali del Comune, che avranno il compito di progettare, attuare e valutare interventi di promozione ed educazione alla salute. Verranno inoltre messi a disposizione dei Voucher Socio-assistenziali, cioè erogazioni in denaro pari a € 300,00 per 18 mesi, che saranno riconosciute a 60 anziani selezionati tra i circa 250 aderenti ai percorsi di medicina d’iniziativa.
Azione 2
Rigenerazione del Vecchio Mercato Civico
Il Vecchio Mercato sarà il protagonista di questa azione che prevede sia opere murarie funzionali, sia azioni immateriali.
Si intende realizzare un polo civico del gusto, delle arti e dei mestieri manuali, inteso come luogo di promozione dell'enogastronomia di qualità, di degustazioni, di sperimentazione e di innovazione nei settori agroalimentare e artigianato, ma anche come luogo di aggregazione culturale, di inclusione sociale e di valorizzazione dell'identità e della cultura della Città.
Tale obiettivo verrà perseguito attraverso l’attivazione di due sub-azioni:
- 2.1 - Processo partecipativo e attività di animazione per la definizione delle funzioni e di un modello di gestione sostenibile del Vecchio Mercato
Le attività previste da questa sub-azione saranno suddivise in fasi distinte da effettuarsi tramite procedure di selezione pubbliche:
- l’individuazione di soggetti interessati a partecipare all'attività di co-progettazione che, insieme con i tecnici incaricati del progetto di ristrutturazione, il Comune di Sassari e il Centro Regionale di Programmazione della Regione, assicurino coerenza tra l'intervento di riqualificazione, la futura gestione e gli utilizzi che verranno attribuiti all’ex Mercato;
- l’individuazione di un soggetto che avrà il compito di fornire assistenza tecnica alle attività di co-progettazione e, nel contempo, supportare la realizzazione all'interno della struttura di eventi, iniziative di animazione e partecipazione idonei ad affinare il progetto di gestione del Mercato.
- lo svolgimento delle attività di co-progettazione;
- la selezione di un soggetto gestore per l'assegnazione ventennale in concessione della struttura;
- l’avvio di attività pilota per la sperimentazione delle funzioni da attribuire alla struttura, nonché l'attuazione di iniziative che avranno lo scopo sia di dare visibilità esterna agli interventi di recupero, sia di rafforzare, attraverso laboratori, eventi, incontri e dibattiti, le reti territoriali settoriali già esistenti o di nuova formazione. - 2.2 - Recupero e adeguamento funzionale del Vecchio Mercato
Questa sub-azione prevede l’attivazione delle procedure pubbliche per la selezione e l’affidamento dei lavori di recupero e adeguamento funzionale del Vecchio Mercato, dalla prima fase inerente la progettazione preliminare a quella finale che riguarderà il collaudo e la rendicontazione.
Gli interventi riguarderanno realizzazione di un collegamento pedonale tra il Vecchio Mercato e la piazza sovrastante il Nuovo Mercato, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento degli accessi e degli impianti alle norme di sicurezza e prevenzione incendi, la sostituzione della copertura provvisoria, il restauro della pensilina Liberty centrale, la ristrutturazione dei box e delle relative coperture, l’allestimento degli interni in base alla definizione delle funzioni attribuite all’edificio, la creazione di percorsi coperti e di uno spazio polivalente chiuso nella piazza sovrastante il Nuovo Mercato, il recupero del cortile un tempo utilizzato per il carico/scarico carni da destinare ad area di servizio agli operatori economici, favorendo la connessione del Vecchio Mercato con l'adiacente complesso dell'ex convento del Carmelo.
Azione 3
Valorizzazione della tradizione e del ruolo dei Candelieri per la riqualificazione urbana e sociale dell’area di San Donato
L'Azione 3 è finalizzata ad avviare un processo di inclusione sociale e a favorire la crescita civile della comunità attraverso la tradizione dei Candelieri, a favore di soggetti in condizione di disagio sociale residenti nel centro storico di Sassari, con particolare riguardo all'area di San Donato, Sant'Apollinare e della vallata del Rosello.
Nello specifico, attraverso l’azione dei Gremi e dell’Intergremio, eredi delle antiche Corporazioni cittadine, che operano in ambito civile, religioso, culturale ed economico, si intende:
- animare l'area ITI, attraverso l’istituzione del nuovo percorso culturale e museale “La Festa dei Candelieri”, che andrebbe a completare l'offerta culturale della rete civica di istituti e luoghi della cultura “Thàmus”;
- accompagnare la rinascita socio-economica dell'area ITI, facendo leva sulla riscoperta degli antichi mestieri come nuove opportunità di lavoro.
I luoghi destinati ad ospitare il percorso museale dedicato alla Discesa dei Candelieri sono: il Palazzo della Frumentaria, che rappresenta simbolicamente la continuità tra città e campagna, l’ex Casotto Daziario di Porta Sant’Antonio e l’ex Scuola di Sant’Apollinare.
Sono tre le sub-azioni che vanno a comporre l'intervento complessivo dell'Azione:
3.1 - Recupero e riorganizzazione del Palazzo della Frumentaria, dell'ex Casotto Daziario e l’ex Scuola di Sant’Apollinare
Si prevede l’attuazione delle procedure per la selezione e l’affidamento dei lavori di recupero e adeguamento funzionale degli edifici destinati all’Azione. In particolare il Palazzo della Frumentaria verrà valorizzato con la creazione di un percorso espositivo con l’allestimento di un ambiente scenografico in cui si raccontano le tre fasi della Festa attraverso supporti fisici e digitali lungo il percorso di visita; l’ex Casotto Daziario, dove i bambini potranno usufruire di aree polifunzionali per incontri e laboratori legati al mondo dei Gremi e degli antichi mestieri; l’ex Scuola di Sant’Apollinare, che ospiterà la scuola dei saperi finalizzata alla trasmissione dei temi legati alla Festa dei Candelieri ed alla creatività legata alla cultura tradizionale.
3.2 - Allestimento del percorso culturale e museale della Festa dei Candelieri
Le attività previste riguardano la creazione di un sistema di contenuti museali didattico-scientifici, che prevede corsi di formazione a favore di 8 soggetti svantaggiati, residenti prioritariamente nell’area ITI, finalizzati alla realizzazione di un software dove far confluire e rendere accessibili contenuti e testimonianze sulla tradizione dei Candelieri, raccolti attraverso attività partecipative e di produzione di materiali con il supporto dei Gremi e dell’Intergremio.
3.3 - Percorsi per la rinascita sociale ed economica e la valorizzazione degli Antichi Mestieri
Questa sub-azione rappresenta la sperimentazione di un modello di innovazione sociale, che, attraverso la valorizzazione e la trasmissione intergenerazionale del patrimonio di saperi e competenze relative ai mestieri artigianali, supporti e accompagni un numero di soggetti, prioritariamente residenti nell’area ITI, verso l’inserimento lavorativo. Si selezioneranno 24 soggetti a rischio di marginalità sociale e, successivamente, gli stessi frequenteranno un corso di formazione teorico pratico presso le imprese coinvolte nel recupero e la riorganizzazione del Palazzo della Frumentaria, dell'ex Casotto Daziario e l’ex Scuola di Sant’Apollinare. I 24 beneficiari saranno in seguito affiancati e guidati da professionisti in un processo che faciliti il loro inserimento lavorativo.
Azione 4
Riqualificazione e valorizzazione della valle del Rosello a servizio del quartiere di San Donato attraverso interventi integrati di tutela ambientale e di inclusione sociale
L’intervento si propone di riqualificare e valorizzare la valle del Rosello, ovvero quella vasta porzione di territorio che costeggia il quartiere di San Donato e in cui, un tempo, si sviluppava la vita agricola e commerciale della città.
L'area, caratterizzata dalla presenza di un forte simbolo dell'identità cittadina, la Fontana di Rosello, evoca ancora oggi nella memoria dei sassaresi il ricordo della cura degli orti familiari e di antichi rituali. Tuttavia negli ultimi anni la Valle, data la trascuratezza del luogo, ha perso il suo ruolo di cuore pulsante della città e rischia di essere dimenticata per sempre.
Ma un luogo così carico di storia e di significato deve costituire invece una risorsa per la città, diventando un elemento di integrazione tra due ambienti ora separati, la Valle da una parte e il quartiere di San Donato dall'altro.
Il progetto è finalizzato pertanto ad offrire a tale territorio una rinnovata centralità, sia materiale, con la sistemazione e cura del parco del Rosello, che immateriale, con l'offerta di nuove opportunità per gli abitanti di quest'area, con conseguenti benefici per l’intera città.
Si punterà quindi a trasformare un'area ormai degradata in un luogo di incontro, socializzazione e svago, ma anche di contatto con la natura, volto alla produzione e autoconsumo di prodotti orticoli biologici, attraverso la realizzazione di due sub-azioni:
4.1 - Sistemazione del parco urbano del Rosello
La sistemazione del parco Urbano del Rosello prevede il recupero ambientale della vallata attraverso la riaffermazione della sua originaria vocazione agricola. La riqualificazione avverrà con la realizzazione e il riordino di superfici ad uso orticolo, con la realizzazione di un parco urbano di tipo tradizionale, nonché con il recupero e l'integrazione di vecchie piste ciclo-pedonali. Ogni singolo intervento sarà improntato alla massima compatibilità e sostenibilità ambientale (per irrigazione, illuminazione e fabbisogno energetico, tecniche di coltivazione, ecc.), nonché alla diffusione della sensibilità per le coltivazioni biologiche e, specie nell’area “parco” in senso stretto, con particolare attenzione all’utilizzo di appropriate essenze vegetali e alla loro composizione paesaggistica.
4.2 - Realizzazione di attività di socializzazione al lavoro e acquisizione di competenze tecniche di base nell'ambito della cura del verde e dell'agricoltura biologica e sostenibile, a favore di 40 giovani a rischio di marginalità sociale residenti nell'area dell'ITI
L'intervento prevede l'attivazione di percorsi di inclusione sociale a favore di giovani a rischio di marginalità sociale residenti prevalentemente nell'area dell'ITI. Con tale azione si intende coinvolgere un gruppo di giovani svantaggiati dal punto di vista culturale ed economico, esclusi dai consueti circuiti scolastici e formativi, in un percorso teso all'acquisizione di abilità tecniche e relazionali utili nel mondo del lavoro. L'iniziativa intende avvicinare alla terra e all’ambiente i giovani inattivi, recuperando così un’importante tradizione sassarese e rivisitandola in chiave attuale, nell’ottica di un’agricoltura urbana sostenibile.
La sub-azione si articola in 3 fasi con la predisposizione di:
- laboratori di socializzazione al lavoro e acquisizione di competenze tecniche di base nell'ambito della cura del verde e dell'agricoltura biologica e sostenibile;
- percorso formativo per il conseguimento della qualifica di giardiniere e manutentore di parchi e giardini;
- tirocini formativi a favore dei giovani che abbiano acquisito la qualifica di giardiniere.
Questo intervento parte dalla convinzione che il lavoro sia uno strumento fondamentale di protezione dalla devianza e da posizioni passive che impediscono la partecipazione attiva alla vita comunitaria e si integra coerentemente con la riqualificazione dell'area del Rosello in cui verrà realizzato il Parco Urbano, spazio in cui verranno svolte le attività pratiche rivolte ai giovani.
Azione 5
Cultura d'Impresa e Inclusione Attiva
Tra le principali problematiche riscontrate nell'area ITI vi è anche quella della perdita del ruolo economico del quartiere. Il Centro Storico di Sassari ha tradizionalmente svolto un ruolo di primaria importanza per il commercio del nord-ovest Sardegna ma l’espandersi della città e la nascita dei moderni centri commerciali hanno causato la progressiva delocalizzazione degli esercizi commerciali creando un forte impoverimento di tutta l'area.
L’azione “Cultura d’Impresa e Inclusione Attiva” nasce con la finalità di aiutare i cittadini del quartiere ad attivarsi dal punto di vista economico e sociale e punta a sviluppare, nella zona oggetto degli interventi, uno spazio diffuso di “innovazione aperta” che produca nuove soluzioni ai bisogni esistenti attraverso la creazione di reti tra cittadini, esperti e imprenditori. Inoltre intende fornire un sostegno alla creazione e allo sviluppo di idee d'impresa e nuove imprese offrendo percorsi di accompagnamento e rafforzamento delle capacità imprenditoriali, così da restituire alla parte bassa del centro storico la sua originaria importanza.
L'azione si sviluppa si articola in tre fasi che coincidono con le tre tre sub-azioni del progetto:
5.1- Azioni per la promozione di processi e prodotti in uno spazio di innovazione aperta
La prima fase prevede la creazione di Living Lab, spazi di innovazione aperta nei quali il coinvolgimento attivo degli utenti finali, in questo caso gli abitanti del quartiere, permette di realizzare nuovi servizi, prodotti e infrastrutture sociali. In tale approccio vi è dunque interesse a dare spazio ai cittadini che avranno un ruolo essenziale nella creazione dell'innovazione, insieme alle imprese e agli attori istituzionali. Attraverso questa sub-azione si intendono promuovere partenariati di cittadini, istituzioni, imprese, enti di ricerca per l’attivazione dei suddetti spazi di innovazione.
Piattaforma dedicata
5.2 - Azioni sperimentali per l’autoimprenditorialità e l’incremento dell’occupabilità
Durante la seconda fase si avvieranno interventi volti a diffondere la cultura d’impresa, rafforzare competenze imprenditoriali, far emergere e consolidare capacità tecnico professionali possedute dai cittadini, prioritariamente residenti nell'area ITI, e accompagnare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese. A tale scopo saranno realizzate due tipologie di intervento: le Enterprise competition e un percorso di Pre-incubazione e Incubazione.
5.3 - Aiuti alle imprese e sostegno all’avvio e al rafforzamento di imprese
La terza fase promuove, mediante l'erogazione di aiuti, l'avvio di nuove imprese da parte dei beneficiari dei percorsi di incubazione della sub-azione 5.2, e l'insediamento, all'interno dell'area ITI, di imprese già costituite, così da rivitalizzare, sotto il profilo economico e sociale, il quartiere.
Contatti
- Sara Petretto 079279515
- Giovanna Napoli 079279863
Azione 6
Processo Partecipativo
L'ITI Sassari Storica si prefigge l'obiettivo di favorire la rinascita di un'area urbana degradata. Ma finanziamenti e progetti possono, di per sé, non essere sufficienti a realizzare un progetto così ambizioso. Per far ciò è necessario avviare un processo partecipativo che coinvolga attivamente anche gli abitanti dell'area oggetto degli interventi. Nello specifico, il lavoro si concretizza in una serie di azioni di accompagnamento tese a comunicare con i cittadini e a creare un vero e proprio dialogo tra residenti, istituzioni e imprese, così da rendere il quartiere più consapevole e partecipe del processo di riqualificazione e di sviluppo in atto.
Il “Processo Partecipativo” prevede l'affidamento del servizio di accompagnamento ad un soggetto aggiudicatario che condurrà attività specifiche finalizzate ad informare i cittadini, con strumenti che tengano conto anche delle peculiarità di ciascuna azione e dei livelli socio-culturali del quartiere. Il coinvolgimento degli utenti consentirà di diffondere consapevolezza circa le nuove opportunità di cambiamento e di instaurare un rapporto di fiducia, utile per guidare la crescita e la corresponsabilità civile degli abitanti dell’area di intervento.
In tal modo, si potrà valutare cosa accade realmente nel quartiere misurando le percezioni, le aspirazioni, il dissenso e gli eventuali conflitti legati alla realizzazione dell'ITI. L'attenzione costante e la centralità data al cittadino potrà favorire poi la nascita di nuovi operatori, in forma associativa e non, che potranno candidarsi a svolgere le attività previste dal progetto o ulteriori iniziative rispetto a quanto già previsto dall'ITI.
Inoltre, il soggetto gestore del servizio avrà anche il compito di “accompagnare” la realizzazione dell'ITI tramite azioni di coaching rivolte, sia agli attori istituzionali responsabili dei singoli progetti, sia a coloro che vi parteciperanno, e porterà avanti azioni per favorire la governance del progetto su più livelli (residenti, portatori di interesse e istituzioni) così da favorire la nascita di reti, evidenziare il radicamento sul territorio dell'intero progetto e garantire la sostenibilità futura dell'ITI Sassari Storica.
L'intervento si articola in un'unica sub-azione:
- 6.1 - Gestione del processo di accompagnamento inclusivo
La gestione del processo di accompagnamento inclusivo prevede, da parte del soggetto aggiudicatario, sia attività di accompagnamento alla strategia sottesa all'ITI, sia attività di supporto alla realizzazione delle singole azioni, per informare i cittadini, renderli consapevoli circa le nuove opportunità di cambiamento, aumentare la loro responsabilità civile e costruire un rapporto diretto e costante con gli altri attori coinvolti, ovvero istituzioni e imprese. La peculiarità delle singole azioni prevede, infatti, specifiche modalità di realizzazione che comporteranno differenti intensità di accompagnamento delle azioni e un diverso grado di coinvolgimento operativo del soggetto aggiudicatario. Quest'ultimo, dunque, attiverà dei canali di dialogo e incontro con i residenti, con gli uffici dell’amministrazione comunale e con gli altri soggetti individuati per l’attuazione delle singole azioni.
In particolare, l'accompagnamento inclusivo dovrà individuare e precisare tutti i fattori utili alla crescita della coesione sociale e della corresponsabilità civile e rafforzare le reti sociali mediante una metodologia che consenta il coinvolgimento di tutti i gruppi target coinvolti nell'ITI e il raggiungimento del maggior numero ossibile di residenti nell'area di intervento.